OVERTHINKING
- vanessacalenzo
- Sep 23
- 1 min read
Cosa è L’overthinking?
L’overthinking è un processo cognitivo in cui una persona pensa in modo ripetitivo e spesso improduttivo a una situazione, un problema o una decisione. Può sembrare innocuo, ma nel tempo alimenta ansia, stress e blocchi decisionali.
Ruminazione: pensare continuamente a eventi passati, spesso con senso di colpa, rabbia o tristezza.
Rimuginio: pensieri ansiosi e ripetitivi su eventi futuri, spesso immaginando scenari negativi.
Come si manifesta l’overthinking?
Pensieri ripetitivi e invasivi, difficili da interrompere.
Difficoltà a prendere decisioni, anche semplici.
Ripensare a conversazioni passate, analizzandole in modo eccessivo.
Rimandare azioni per paura di sbagliare.
Peggioramento del tono dell'umore (ansia, depressione, senso di impotenza).
L’overthinking nasce spesso da un bisogno di controllo, dalla paura di commettere errori o di entrare in contatto con emozioni spiacevoli.
Chi soffre di overthinking spesso cerca sicurezza assoluta o controllo totale, che però sono irrealizzabili. Il paradosso è che pensare troppo ci fa sentire meno sicuri, più confusi e più stanchi.
Come si affronta in psicoterapia?
La terapia cognitivo-comportamentale è molto efficace per interrompere il ciclo del pensiero eccessivo attraverso:
Tecniche per riconoscere i pensieri disfunzionali
Strategie per “defondere” i pensieri (non identificarci con essi)
Aumentando la consapevolezza e imparando a gestire l'incertezza (non tutto si può controllare).

Liberarsi dall’overthinking non significa smettere di pensare, ma imparare a pensare meglio.
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