La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100.
Per affrontare la depressione il primo passo è conoscerla, ovvero saper riconoscere i suoi segnali e non esitare a chiedere aiuto ad uno specialista. Per essere diagnosticata la depressione maggiore i sintomi che devono essere presenti sono riportati di seguito.
Almeno uno dei due criteri tra:
- Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (la persona si sente triste, vuota, disperata, oppure tende al pianto e alla lamentazione).
- Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere. Molto frequentemente si presentano l’anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie) e la demotivazione.
Almeno tre dei seguenti criteri:
- Aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta.
- Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
- Rallentamento o agitazione psicomotori.
- Disturbi del sonno (dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente).
- Faticabilità o mancanza di energia.
- Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni.
- Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale ha dimostrato scientificamente una buona efficacia sia sui sintomi acuti che sulla ricorrenza. A volte è necessario associare la psicoterapia all'assunzione di farmaci antidepressivi o ai regolatori dell’umore, soprattutto nelle forme moderate-gravi.
Nel corso della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene gradualmente attraverso la riattivazione del comportamento e l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali.
La depressione è un disturbo spesso ricorrente e cronico. Chi si ammala di depressione può facilmente soffrirne più volte nell’arco della vita. Mentre nei primi episodi l’evento scatenante è facilmente individuabile in un evento esterno che la persona valuta e sente come perdita importante e inaccettabile, nelle ricadute successive gli eventi scatenanti sono difficilmente individuabili perché spesso si tratta di eventi “interni” all’individuo come un normale abbassamento dell’umore, che per chi è stato depresso già diverse volte è preoccupante e segnale di ricaduta.
Il disturbo depressivo può portare a gravi compromissioni nella vita di chi ne soffre. Non si riesce più a lavorare o a studiare, a iniziare e mantenere relazioni sociali e affettive, a provare piacere e interesse nelle attività. Inoltre, dal momento che la depressione è un disturbo ricorrente, la Terapia Cognitivo Comportamentale prevede una particolare attenzione alla cura della vulnerabilità alla ricaduta. Per far questo utilizza anche specifici protocolli, come la Schema-Therapy, il lavoro sul Benessere Psicologico e la Mindfulness.
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