La persona sperimenta pensieri intrusivi, indesiderati e pervasivi, riguardanti la qualità e l’autenticità dell’amore nei confronti del proprio partner. Le ossessioni possono essere suddivise in due macro-categorie: - Pensieri ossessivi orientati verso le caratteristiche del partner - Pensieri ossessivi orientati verso le caratteristiche della relazione Le compulsioni sono messe in atto nel tentativo di ridurre l’ansia sperimentata nel momento in cui sopraggiungono i pensieri ossessivi, sono spesso eseguite mentalmente e, pertanto, possono anche passare inosservate dall’esterno. Solitamente il disturbo, parte da una semplice domanda, ad esempio: “Ma io amo veramente il mio partner” L'individuo con ROCD apre un varco fatto di dubbi, rimuginazioni e ricerca di prove del fatto che l’amore sperimentato sia autentico e vero. Queste ossessioni portano la persona a ricercare certezze irrealistiche e assolute circa la validità dei sentimenti provati o della “perfezione” del partner. La persona può mettere in atto rituali attinenti alla sfera del controllo, oppure innumerevoli compulsioni evitanti o richieste di rassicurazioni e, infine, compulsioni mentali.
Compulsioni finalizzate al controllo Fare sesso con il partner per verificare l’eccitazione e/o le sensazioni di “connessione emotiva.” Testare i propri sentimenti trascorrendo del tempo flirtando con gli altri o cercando profili di persone nei siti di incontri, per verificare l’attrazione nei confronti del partner. Ricercare on-line in maniera compulsiva argomenti sulle questioni di amore o di coppia.
Compulsioni evitanti Evitare di frequentare persone che potrebbero essere vissute come “attraenti” e quindi come fonte di minaccia rispetto alla proprio storia. Evitare di entrare in intimità con il partner.
Ricerca di rassicurazioni Chiedere alla famiglia e agli amici di valutare la solidità del proprio rapporto, di confermare il fatto che il proprio partner sia attraente e “appetibile sessualmente”, oppure se pensano che la propria relazione possa durare per sempre. Chiedere in modo compulsivo agli altri informazioni sulla qualità delle loro relazioni per fare dei confronti con il proprio rapporto.
Compulsioni mentali Controllare mentalmente l’eccitazione o l’attrazione sperimentata durante il sesso o altri momenti di intimità con il partner. Paragonare mentalmente il proprio rapporto con quello di amici e familiari per vedere se la propria relazione sia “migliore o peggiore”. Rivedere mentalmente le relazioni passate e confrontarle con la storia attuale.
Le ossessioni e le compulsioni hanno un impatto negativo non solo in chi lo vive in prima persona ma anche sul partner. Come per le altre forme di disturbo ossessivo-compulsivo, anche nel DOC da relazione il trattamento cognitivo-comportamentale risulta efficace. La terapia cognitivo-comportamentale consente l’apprendimento di strategie funzionali alla gestione e alla riduzione delle ossessioni e compulsioni.
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